Una precisazione per tutti i lettori di Terra Napoli. Dalla settimana scorsa i miei due articoli pubblicati esattamente il 9 e il 17 agosto, benchè riportino la mia firma, sono stati modificati dalla redazione del quotidiano, senza che io ne fossi preventivamente avvertito affinchè potessi intervenire personalmente sul contenuto.
In ogni caso sul blog riporto la versione integrale che io consegno alla redazione del quotidiano.
Ciò scritto, buona lettura!
Ben trovati, cari lettori di Terra News/Terra Napoli! Continua anche questa settimana l’invito ad ascoltare la playlist condivisa tra questo appuntamento settimanale su Terra News/Terra Napoli e il mio blog “Dipende! L’arte di essere “indipendenti” (http://musica.illimitarte.com/).
Nel corso dei mesi che seguiranno proporrò delle Dipende! playlist curate sempre da me, Mauro Boccuni, e basate su materiale pubblicato su You Tube con le quali potrete continuare ad apprezzare l’idea che la Campania e i musicisti che vi lavorano e vivono sono ben altro e ben oltre che l’idea di una passione 🙂
Vi ricordo che gli artisti e i brani presenti nella playlist sono i BORDERLINE con “Estate“, i GENTLEMEN’S AGREEMENT con “A loss of time“, i MARENIA con “Scantu“, i MOODHULA con “Freddy’s mood“, il CONCERTO MUSICALE SPERANZA con la “La Safari Gialla“, gli ANSIRIA con “Criminal soldier” e KATRES con “Coiffeur“.
Dipende playlist n° 1 by Mauro Boccuni
Una nota. Come avete letto sopra, la playlist pubblicata sul mio blog l’ho dovuta per necessità vincolare al materiale reperibile sul Social Netwoek citato. Altrimenti, in alcuni casi, non avrei potuto permettervi di ascoltarlo. Nel senso che molti di questi musicisti indipendenti dopo avere investito di tasca propria diverse migliaia di euri per registrare, produrre, produrre la grafica e stampare il disco, cedono tutti i diritti delle proprie composizioni cioè la concessione delle licenze d’uso al primo Mangiafuoco di turno !!! Esattamente come ricordava nel lontano 1976 la canzone di Edoardo Bennato “Il gatto e la volpe”: “tu ci cedi TUTTI I DIRITTI e noi faremo di te un divo da hit parade”. Solo che oggi la crisi ha travolto da lungo tempo anche la discografia tradizionale e indipendente e quindi Mangiafuoco non deve fare neanche più la fatica di promettere chissà cosa.
Stiamo parlando di copyright termine con cui si indica la titolarità dell’opera d’ingegno e di conseguenza il diritto che tale proprietario ha o meno di cedere l’uso dell’opera a chi ne faccia richiesta. Per fare un esempio, questo tipo di sistema – quello più diffuso in tutto il mondo – prevede che il titolare della licenza possa cederne l’uso alla casa discografica, alla televisione e o alla radio, ai bar o ai e così via. Il richiedente per tale concessione paga una quota alla società che nel territorio specificato – la SIAE in Italia – ha il compito di raccogliere e distribuire agli eventi diritto tali compensi.
L’alternativa a questo sistema è il copyleft, un sistema di marcatura temporanea sorto dalle condizioni proprie dell’uso della creatività sviluppatasi con e su internet. Le licenze Creative Commons (sito italiano www.creativecommons.it) permettono agli autori di stabilire la paternità dell’opera, consentendo agli stessi senza intermediari di fissare le modalità con cui la fonte d’ispirazione debba essere, ad esempio, citata nelle successive elaborazioni artistiche.
A questo proposito vi invito a vedere il lungometraggio “Rip! A remix manifesto” 2008 di Brett Gaylor e ad approfondire il discorso anche attraverso il volume “Punk capitalismo” 2008 di Matt Mason.
Napoli, città fertile nelle sue dinamiche sociali e culturali, vanta la presenza di uno degli esempi europei più interessanti di management in Creative Commons, la SubCava Sonora. Leggete l’intervista che Alfredo Esposito mi ha rilasciato sul blog (musica.illimitarte.com) “febbraio 2011 – Intervista ad Alfredo Esposito della SubCava Sonora, Napoli”
Per commenti e suggerimenti: mauro.boccuni@gmail.com oppure sul blog ” Dipende! L’arte di essere “indipendenti” all’indirizzo http://musica.illimitarte.com.