Ben trovati, cari lettori di Terra News/Terra Napoli!
Per ascoltare i brani e conoscere bene gli artisti della prima playlist potete andare sul mio blog “Dipende! L’arte di essere “indipendenti“ o direttamente sullo spazio Soundcloud
Dipende playlist n° 1 by Mauro Boccuni
Questa settimana vi parlo di Marco Francini un artista napoletano a cui sarei io a dovere chiedere il piacere di presentare me. Di seguito l’intervista.
Mauro Boccuni (MB): Marco ti chiedo di spendere due parole, quelle giuste per presentarti ai lettori di Terra.
Marco Francini (MF): Mi chiamo Marco Francini mi definisco un perfomer nel senso ampio del termine, il canto è la prima forma che uso, ma amo molto il teatro, la recitazione, la mimica, scrivere canzoni e tutto ciò che riguarda la voce e la vocalità.
MB: Marco, è mai possibile che nel 2011 la musica in Italia sia ancora come un titolo in eterno ribasso in mano ai soliti mercanti della domenica?
MF: Il discorso musica in Italia è lungo e complesso, non esiste una legge che regola seriamente questo settore per cui è solo ed esclusivamente un mondo privato, di conseguenza la predominanza del nord Italia è ovvia e palese.Mentre fino agli anni 70-80 vi era una attenzione alle produzioni Napoletane oggi no. I motivi sono molteplici ne citerò solo alcuni. Politicamente e socialmente il baricentro si è spostato da Roma in su e tutto ciò che potrebbe essere interessante al di sotto di Roma viene filtrato in maniera molto forte. Napoli è praticamente tagliata fuori. Mentre la Puglia e la Sicilia mantengono dei ponti noi no. E poi c’è da dire che non ci sono più spazi veri e autentici per la musica ma solo confezioni televisive. Un enorme paradosso, basti pensare ai dischi di Paolo Conte, Fossati o Capossela che pur non facendo parte del calderone radiofonico appena escono vanno in classifica e vendono centinai di migliaia di dischi. La domanda c’è ma il mercato non la coglie perché c’è un tappo fatto da interessi di radiofonia misti a edizioni discografiche. (nord)
MB: La scelta recente di portare in scena uno spettacolo intitolato “Meraviglioso” dedicato all’arte di Domenico Modugno cosa ti ha consentito di metter a fuoco del tuo viaggio di autore e di interprete?
MF: “Meraviglioso” è uno spettacolo bellissimo che ho voluto fortemente costruire per vari motivi. Primo la scelta di un autore come Modugno ti impone un rigore e una disciplina incredibili, le sue canzoni sono delle micro sceneggiature di film e di conseguenza per interpretarle ci vuole passione, preparazione, sentimento, canto, personalità, attorialità ecc Questa sfida è stata alla base della scelta soprattutto per le mie caratteristiche. Secondo Modugno rappresenta l’Italia nel mondo dopo la canzone napoletana lui era del sud Italia e così bingo, mi ci ritrovo in pieno. Terzo, all’inizio pensavo di fare spettacoli per cinquantenni e sessantenni, nei concerti mi ritrovo in continuazione ragazzi anche di vent’ anni che conoscono a memoria tutte le sue canzoni.
MB:Marco ti ringrazio per la disponibilità e ti invito a segnalare ai lettori i siti dove possono tenersi aggiornati sulle prossime novità che ti riguardano. Grazie per la tua disponibilità, Marco e a presto.
MF: E’ possibile trovarmi con il mio nome su Facebook, su You Tube con un canale e inoltre su My Space per ascoltare la mia musica.