Rockalvi Festival IV Edizione 16-17 Settembre 2011

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Vi segnalo questo festival che si terrà in settimana a Calvizzano.

Il Festival nasce da obiettivi di solidarietà per la raccolta di fondi.

I fondi raccolti durante il festival saranno devoluti in beneficenza all’Associazione Camilla la Stella che Brilla ONLUS (www.camillalastellachebrilla.com).

Vi alego il comunicato stampa e il sito su MySpace.

Rockalvi 2011

L’Associazione Camilla la Stella che Brilla ONLUS presenta Rockalvi Festival IV Edizione 16-17 Settembre 2011

 Via R. Galiero (centro) Calvizzano (Na) Ingresso gratuito

Il 16 e 17 settembre torna a Napoli il festival di musica indie che ha fatto dell’impegno a favore della solidarietà e della condivisione il suo punto fermo, diventando un appuntamento atteso ed imperdibile, torna il Rockalvi.

Sarà, come di consueto, la musica ad amplificare il senso del festival, patrocinato dal Comune di Calvizzano e promosso dall’associazione Camilla la Stella che Brilla ONLUS,: illuminare la periferia nord di Napoli nel segno della sana aggregazione per una causa comune, che fa della beneficenza un atto di speranza e conforto per tutti quei bambini affetti da malattie rare che hanno diritto ad una cura in Italia.

Dalla storia della piccola Camilla (affetta da microcefalia con ipoplasia ponte cerebrale e sindrome di West) nasce quattro anni fa l’impegno dell’associazione a sostegno dei tanti casi uguali. Il Rockalvi vuole lanciare un messaggio diretto e chiaro alla sanità nazionale affinché vengano adottate anche in Italia terapie innovative, evitando a tante famiglie lunghi e costosissimi viaggi all’estero. Un messaggio condiviso e promosso dai numerosi artisti chiamati a partecipare al festival in forma gratuita o quasi che illumineranno la due giorni di musica: la densità emotiva del progetto Eresia ovvero il reading in due atti che PierPaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man), accompagnato da R. Triso al contrabbasso e K. Laca al pianoforte, dedica a Majakovskij; il rock dei Lombroso, scanzonato e ballabile sulle scie della tradizione melodica degli anni 60-70. E ancora, i Sonatin for a jazz funeral, Low-fi, Mug, Foja, Songs for ulan, Plan de fuga, Gnut, gli Atari a rivestire il ruolo insolito di uno special guest tutto da scoprire. Ancora una volta guiderà il viaggio il fedele capitano Alex Infascelli che presenterà le serate.

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Terra Napoli www.terranews.it – martedì 13 settembre 2011

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

La parola con cui mi rivolgo, questa settimana,  ai lettori della rubrica “Dipende!” di Terra è “Resistenza!”.

E’ un grido di allarme per lo stato di abbandono e di incuria in cui versano le condizioni della cultura musicale nella provincia di Napoli.

Resistere da parte degli operatori del settore diventa una legittima reazione alla constatazione che il governo dei pochi investimenti economici è  dettato da funzionari il cui unico traino è una visione miope e pecoreccia delle potenzialità economiche offerte dal Dio Denaro.

Per poche o tante risorse che abbiano da assegnare alla gestione delle finalità del loro ufficio comunale – limitiamoci all’offerta cittadina – molti assessori o facenti veci della provincia di Napoli non solo non programmano nulla, a livello musicale, che abbia una benché minima attinenza e continuità storico sociale con il territorio. ma addirittura spesso fanno dipendere le loro decisioni da “criteri” utili solo a chiudere un bilancino “con un pò di aiuto da parte degli amici” con una citazione dai Beatles.

Ho sentito cose del tipo, ci sono 1200 € per un gruppo. Abbiamo il gruppo X costituito da tre persone e abbiamo la banda Y costituita da dieci elementi. Prendiamo i secondi e gliene diamo la metà!

Oppure ho sentito anche cose come quest’ultima che ha riguardato direttamente me e altri giornalisti. In occasione del Caserta Rock festival conclusosi venerdì sera 9 settembre all’Old River Park di CastelMorrone dopo una due giorni pieni di ottima energia e calore dal palco  dove si sono esibiti quattro headliner del panorama indipendente italiano e molte band assolutamente degne di nota, dicevo venerdì sera mi sento chiamare al cellulare. Nell’ imbarazzo più totale, l’ufficio stampa che ha seguito con passione e professionalità l’evento aveva bisogno di sapere se intendevo seguire anche la seconda serata del festival, perché parte dell’organizzazione intendeva dimezzare gli accrediti stampa nella certezza che questi fossero stati la causa del ridotto afflusso di paganti di giovedì !!!

Il festival di Afrakà, uno delle più apprezzate e storiche manifestazioni di musica rock della nostra provincia,  dopo diciassette anni, ad agosto ancora non aveva una sua collocazione finanziaria e fisica tra le iniziative di Afragola.

Il festival AWOP di Villaricca ha dovuto ripiegare su una edizione “street” per il 2011 per continuare ad esistere, dopo avere offerto negli anni precedenti una testimonianza di cosa significhi stimolare un rapporto di scambio tra la cittadinanza e una rete di realtà associative capitanata da illimitarte che opera in sinergia per il BENE COMUNE. E dimostrando di essere quindi i beneficiari più idonei ed immediati del minimo indispensabile per continuare a RESISTERE !

Prediligo la costruttività, la volontà a dimostrare un innato ottimismo, ad osservare l’esistenza da una prospettiva dove non siano certo 5000 € in più o in meno a cambiare il programma di un territorio caparbio nel portare avanti le proprie idee e battaglie.

Ma, per essere diplomatici, “credo” che quando la “distrazione politica” mira, in maniera strisciante, ad ostacolarti “nell’esercizio delle tue funzioni”, il pericolo è che la popolazione si veda sottrarre gli strumenti per ricordarsi di non dimenticare in parole povere la rinuncia ad esercitare la Memoria attraverso la Cultura, in tutte le sue forme, dalla trattoria a Bach.

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4a edizione del festival AWOP (A World Of Peace) 23 – 24 – 25 settembre 2011

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Nota del 13/09/2011: in seguito ad un mail inviatami da Raffaele Cardone presidente di illimitarte in data 12/09/2011, devo effettuare una rettifica.

Il festival AWOP non ha mai beneficiato nel corso delle tre edizioni svoltesi  sinora di alcun tipo di finanziamento proveniente da parte del Fondo Unico per lo Spettacolo.

Me ne scuso con l’interessato e l’associazione.

Vi presento lo spot di presentazione del festival AWOP 2011, la quarta edizione del festival organizzato da illimitarte, associazione culturale musicale (di cui mi onoro di essere socio e di fare sfacciatamente pubblicità) in collaborazione con il comune di Villaricca dove ha sede l’associazione con tutte le sue attività.

Quest’anno l’edizione ha una connotazione da Street festival a causa dei tagli per la cultura fatti dai comuni che si sono trovati costretti, come nel caso di quello di Villaricca, a confermare la disponibilità della città ad accogliere un’attività di promozione culturale vivace, ricca dis timoli e di proprietà della cittadinanza come l’AWOP.

Negandogli però poi di fatto una completa operatività, erogando un finanziamento minimo, assolutamente minimo.

AWOP quindi, come manifestazioni quali il Caserta Rock 2011 a Castelmorrone inauguratosi brillantemente ieri sera con la prima delle due date, rappresenta mai come oggi un’occasione di militanza po9litica contro il tentativo operato dalla maggioranza governativa di centro destra di impedire ogni forma di sviluppo del dialogo civile attraverso la Cultura, nelle sue più diverse espressioni.

Un in bocca al lupo alla resistenza culturale basata sul volontariato, un in bocca al lupo all’AWOP e anche al Caserta Rock 2011, e a tutti i festival che a differenza delle iniziative miliardarie vengono sostenute dalla passione, dalla fatica e dall’onore di riconoscersi comunità.

 

 

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Vedo e leggo su FB che ci sono molti benestanti…

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Premesso che sono un bitolsiano di ferro, come ben sapete tutti, sostengo quando segue:

Vedo e leggo su FB che ci sono molti benestanti – 150 € per un biglietto di un concerto rock è una FOLLIA TOTALE, TOTALE ! – tutti hanno un lavoro e non c’è altro a cui pensare che al “concerto di Paul McCartney” e i suoi x milioni di costo.

Nel caso mi occuperei di discutere sui tagli al FUS, di come fare risorgere l’invito a frequentare le nostre bellezze e i nostri patrimoni.

A Napoli per George Michael mi dicono che in un posto di 20000 persone non hanno venduto neanche 5000 biglietti.

Mi auguro che tra un tour autunnale per i Verdena o i Ministri o i Perturbazione o i Gentlemen’s Agreement e uno per una vecchia rockstar che dovrebbe solo ritirarsi a Las Vegas – cimitero per elefanti – si trovino i soldi per i primi, che sono il FUTURO.

Marco Francini “La ballata del Lavoro che non c’è…”

Ma so che non è così, ahimè, che tristezza….

Queste manifestazioni di apparente incoerenza con il valore dell’evento erogato – un concerto di un musicista, di una rockstar – e il dilagante precariato, la chiusura delle aziende, l’aumento vertiginoso della disoccupazione mi spinge davvero a cercare di capire e a domandarmi quanti ricchi o benestanti esistano tra gli impiegati, tali da potersi pagare la casa, le utenze, vitto, macchina, trasporti e affollare a migliaia gli spalti per assistere alle reiterate messinscena di questi vecchi parrucconi incanutiti del gerontocomio del museo del rock!

intervista a una vecchia rock star

E la risposta è che ce ne sono tanti e molti pur precari o disoccupati, ospitati per vitto e alloggio dai genitori anziani, si sparano tutto ciò che hanno tra calcio e qualche “messaggero di pace e amore” vestito di borchie, indice medio alzato e chitarre ad hoc.

Se non è questi tipo di domanda un indice spaventoso della disperazione che ci circonda, non so cosa possa esserlo sinceramente…

Mauro Boccuni

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Terra Napoli www.terranews.it – martedì 6 settembre 2011

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Ben trovati, cari lettori di Terra News/Terra Napoli! 

Per ascoltare i brani e conoscere bene gli artisti della prima playlist potete andare sul mio blog “Dipende! L’arte di essere “indipendenti o direttamente sullo spazio Soundcloud 

Dipende playlist n° 1 by Mauro Boccuni

Marco Francini

Questa settimana vi parlo di Marco Francini un artista napoletano a cui sarei io a dovere chiedere il piacere di presentare me.  Di seguito l’intervista.

Mauro Boccuni (MB): Marco ti chiedo di spendere due parole, quelle giuste per presentarti ai lettori di Terra.

Marco Francini (MF): Mi chiamo Marco Francini mi definisco un perfomer nel senso ampio del termine, il canto è la prima forma che uso, ma amo molto il teatro, la recitazione, la mimica, scrivere canzoni e tutto ciò che riguarda la voce e la vocalità.

MB: Marco, è mai possibile che nel 2011 la musica in Italia sia ancora come un titolo in eterno ribasso in mano ai soliti mercanti della domenica?

MF: Il discorso musica in Italia è lungo e complesso, non esiste una legge che regola seriamente questo settore per cui è solo ed esclusivamente un mondo privato, di conseguenza la predominanza del nord Italia è ovvia e palese.Mentre fino agli anni 70-80 vi era una attenzione alle produzioni Napoletane oggi no. I motivi sono molteplici ne citerò solo alcuni. Politicamente e socialmente il baricentro si è spostato da Roma in su e tutto ciò che potrebbe essere interessante al di sotto di Roma viene filtrato in maniera molto forte. Napoli è praticamente tagliata fuori. Mentre la Puglia e la Sicilia mantengono dei ponti noi no. E poi c’è da dire che non ci sono più spazi veri e autentici per la musica ma solo confezioni televisive. Un enorme paradosso, basti pensare ai dischi di Paolo Conte, Fossati o Capossela che pur non facendo parte del calderone radiofonico appena escono vanno in classifica e vendono centinai di migliaia di dischi. La domanda c’è ma il mercato non la coglie perché c’è un tappo fatto da  interessi di radiofonia misti a edizioni discografiche. (nord)

MB: La scelta recente di portare in scena uno spettacolo intitolato “Meraviglioso” dedicato all’arte di Domenico Modugno cosa ti ha consentito di metter a fuoco del tuo viaggio di autore e di interprete?

MF: “Meraviglioso” è uno spettacolo bellissimo che ho voluto fortemente costruire per vari motivi. Primo la scelta di un autore come Modugno ti impone un rigore  e una disciplina incredibili, le sue canzoni sono delle micro sceneggiature di film e di conseguenza per interpretarle ci vuole passione, preparazione, sentimento, canto, personalità, attorialità ecc Questa sfida è stata alla base della scelta soprattutto per le mie caratteristiche. Secondo Modugno rappresenta l’Italia nel mondo dopo la canzone napoletana lui era del sud Italia e così bingo, mi ci ritrovo in pieno. Terzo, all’inizio pensavo di fare spettacoli per cinquantenni e sessantenni, nei concerti mi ritrovo in continuazione ragazzi anche di vent’ anni che conoscono a memoria tutte le sue canzoni.

MB:Marco ti ringrazio per la disponibilità e ti invito a segnalare ai lettori i siti dove possono tenersi aggiornati sulle prossime novità che ti riguardano. Grazie per la tua disponibilità, Marco e a presto.

MF: E’ possibile trovarmi con il mio nome su Facebook, su You Tube con un canale e inoltre su My Space per ascoltare la mia musica.

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Radio web di Play me

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Questa che vi propongo è una compilation di Indie italiani da Play me di Dada.it. Buon ascolto

Info

di A Toys Orchestra

Molto interessante è anche questa playlist associata a The Niro che scrive con gusto.

Info

di The Niro 

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Una web radio su Spreaker

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Volevo consigliarvi l’ascolto di questa radio di Spreaker ROBA DA ROCKER – LA RADIO PIRATA.

Una buona selezione musicale con qualche commento. Niente di chè, ma sicuramente una versione meno fredda delle tante juke box radio in fm e in web radio che imperversano nel’etere e sulla rete.

Buon ascolto 🙂

 

 

ROBA DA ROCKER – LA RADIO PIRATA su Spreaker

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Terra Napoli www.terranews.it – martedì 30 agosto 2011

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Ben trovati, cari lettori di Terra News/Terra Napoli! il varo della Dipende! playlist  curate da me oggi compie un mese.Per ascoltare i brani e conoscere bene gli artisti della prima playlist potete andare sul mio blog “Dipende! L’arte di essere “indipendenti o direttamente sullo spazio Soundcloud 

Dipende playlist n° 1 by Mauro Boccuni

Oggi vi segnalo alcuni appuntamenti interessanti tutti da seguire per approfondire i tanti fermenti musicali che popolano la Campania in questa settimana di fine di agosto, inizio di settembre.

Sabato 3 settembre 2011 nel piazzale antistante il Polifunzionale di Soccavo  si terrà ‘DenZ in da ghetto‘, il primo festival napoletano ad unire sei band sotto l’insegna del copyleft, la rivoluzionaria concezione di distribuzione musicale all’ insegna delle creative commons e della musica libera
Il festival è organizzato dalla Subcava Sonora, l’etichetta napoletana che durante il suo primo anno di vita ha prodotto in questo modo i dischi delle band Borderline, Sula Ventrebianco e Nouer.

Il comunicato presente su FB recita se seguenti parole:” Come Wikipedia, come Linux, come Yoko Ono, anche la musica che ascolterete, dai Mary in June giunti apposta da Roma per l’evento, al Dj Set internazionale selezionato in esclusiva dal portale Jamendo.com, porterà una ventata di innovazione artistica e culturale di respiro europeo, nell’esaltazione di una delle strutture più belle del nostro territorio d’origine.”

Venerdì 2 e sabato 3 a Bagnoli, a Piazza a mare, come recita il comunicato dell’iniziativa, “i musicisti di Bagnoli riuniti sotto al brand “Bagnoli Power” hanno organizzato una “music fest”.”

Due serate di musica, dj set e varie forme d’arte, come recita il comunicato dell’iniziativa, per i musicisti di bagnoli che sanciscono il loro potere culturale sul dilagare di eventi e luoghi che niente hanno a che fare con la musica, la tradizione operaia, lo sviluppo e la cultura.
i musicisti e gli artisti tutti di bagnoli chiedono uno spazio all’interno del quartiere dove creare un centro polifunzionale che funga da “centro delle arti”.”

Il 9 e il 10 settembre a Torre Annunziata si inaugura un festival “Musica in libertà“, come recita il comunicato, “una kermesse artistica musicale rivolta ai giovani artisti emergenti che amano la musica in tutte le sue forme. ” L’iniziativa recupera gli sforzi compiuti dall’assessorato alle politiche giovanili dell’area per promuovere la creatività musicale giovanile.

Un mio commento. Leggo nel comunicato del music fest di Bagnoli che gli organizzatori rivendicano la presenza di un centro polifunzionale per consentire ai giovani e a tutta la cittadinanza – aggiungo io – di avere un luogo dove attraverso i servizi dei vecchi cari centri sociali potere sviluppare forme sane di aggregazione sportiva, creativa o solo semplicemente ricreativa. Negli stessi giorni, lo stesso tipo di iniziativa si svolge a Soccavo, dove il centro già esiste. Non si poteva dare vita ad un evento collettivo in rete tra associazioni, società ed enti per sostenere il polifunzionale di Soccavo, indicandolo a piene voci da tutti gli artisti come esempio anche per Bagnoli?

Per commenti e suggerimenti: mauro.boccuni@gmail.com oppure sul blog ” Dipende! L’arte di essere “indipendenti” all’indirizzo http://musica.illimitarte.com.

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Terra Napoli www.terranews.it – martedì 23 agosto 2011

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Ben trovati, cari lettori di Terra News/Terra Napoli! Continua anche questa settimana l’invito ad ascoltare la Dipende! playlist curate sempre da me.

Per ascoltare i brani e conoscere bene gli artisti potete andare sul mio blog “Dipende! L’arte di essere “indipendenti” (http://musica.illimitarte.com/).

Dipende playlist n° 1 by Mauro Boccuni

I Marenia, 2011

Ora vi lascio in compagnia dei MARENIA, uno dei gruppi della playlist Dipende! di agosto 2011.

Prima di lasciare loro la parola vi lascio l’indirizzo del sito del gruppo: Marenia, social folk revolution

M.B.: I Marenia hanno pubblicato il loro ultimo lavoro “Scantu nell’ottobre del 2010.

Marenia, "Scantu", illimitarte, 2010

Io l’ho definito un diario dei blues che affliggono i destini del Sud del Mondo e dei suoi popoli. Popoli e musica, Popoli e danza, Popoli e sonorità delle metropoli. Ma, all’alba del secondo decennio del 21° , dal vostro punto di vista quanto è davvero ricercata l’idea di UN messaggio artistico dai Popoli affannati dal consumo?

Marenia: La maggior parte delle persone è passiva, demotivata e succube di una mala informazione. L’arte, o meglio l’industria non riesce più ad intercettare ciò che la gente desidera per crescere ma lo impone, cercando di cancellare con abili scelte, le diversità. Riuscire ad essere liberi da questi pesanti compromessi non è cosa da poco perché si è influenzati in ogni modo e non sempre ciò che “serve” per fare profitto è ciò che si vuole suonare. La nostra scelta è solo nella direzione del gusto personale. Noi siamo questo. E per ora siamo alla semina!

M.B.:Scantu” è stato prodotto nei locali dell’associazione illimitarte a Villaricca, illimitarte che per l’occasione avete eletto anche ad etichetta per essere indipendenti ad ogni livello e proprietari delle edizioni, senza cederle ad una editoria discografica confusa e demotivata. Ma dove si può arrivare effettivamente con i mezzi propri? E quali strumenti adottate per promuovere la vostra attività di musicisti?

Marenia: Nel 2004 abbiamo fondato illimitarte che si occupa di aggregazione giovanile, lotta al razzismo, omofobia, xenofobia, e contrasto alle mafie, attraverso la formazione musicale, la valorizzazione dell’arte indipendente e l’integrazione. L’Associazione ha bisogno di costante attenzione ed abbiamo deciso di devolvere tutti diritti editoriali ad essa. In effetti la miglior promozione è incidere e suonare il più possibile, proporre la propria musica, anche se in questo periodo non è affatto facile.

M.B.: Per chiudere questa breve intervista volevo portarvi sul tema artisti indipendenti e territorio napoletano. Cosa frena a vostro parere l’affermazione dell’inedito dalle nostre parti e di contro in cosa ti pare che il napoletano abbia da proporre/suggerire sempre a livello gestionale/organizzativo/promozionale ad altre realtà italiane?

Marenia: Crediamo che la soluzione sia nel liberare i giovani dalla televisione mainstream. È in atto da qualche tempo una massiva diffusione dei Social Network, ciò allontana dalla Tv i ragazzi e chi di fatto è attratto anche dalle relazioni umane viene esposto ad un sistema di informazione diretto e senza filtri. Crediamo che liberarsi di chi non sceglie in libertà ma si vende, sia come estendere un ulteriore diritto di voto alla gente. Napoli può offrire molto in questo. Ha un congruo e valido numero di artisti, ha la gente ricettiva e calda, ma purtroppo ha delle grandi erbacce, che vanno estirpate con forte impegno e dedizione da parte di tutti gli uomini liberi.

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Terra Napoli www.terranews.it – mercoledì 17 agosto 2011

Mauro Boccuni, 2011

Mauro Boccuni, 2011

Una precisazione per tutti i lettori di Terra Napoli. Dalla settimana scorsa i miei due articoli pubblicati esattamente il 9 e il 17 agosto, benchè riportino la mia firma, sono stati modificati dalla redazione del quotidiano, senza che io ne fossi preventivamente avvertito affinchè potessi intervenire personalmente sul contenuto.

In ogni caso sul blog riporto la versione integrale che io consegno alla redazione del quotidiano.

Ciò scritto, buona lettura!

Ben trovati, cari lettori di Terra News/Terra Napoli! Continua anche questa settimana l’invito ad ascoltare la playlist condivisa tra questo appuntamento settimanale su Terra News/Terra Napoli e il mio blog “Dipende! L’arte di essere “indipendenti” (http://musica.illimitarte.com/).

Nel corso dei mesi che seguiranno proporrò delle Dipende! playlist curate sempre da me, Mauro Boccuni, e basate su materiale pubblicato su You Tube con le quali potrete continuare ad apprezzare l’idea che la Campania e i musicisti che vi lavorano e vivono sono ben altro e ben oltre che l’idea di una passione 🙂

Vi ricordo che gli artisti e i brani presenti nella playlist sono i BORDERLINE con “Estate“, i GENTLEMEN’S AGREEMENT con “A loss of time“, i MARENIA con “Scantu“, i MOODHULA con “Freddy’s mood“, il CONCERTO MUSICALE SPERANZA con la “La Safari Gialla“, gli ANSIRIA con “Criminal soldier” e KATRES con  “Coiffeur“.

Dipende playlist n° 1 by Mauro Boccuni

Una nota. Come avete letto sopra, la playlist pubblicata sul mio blog l’ho dovuta per necessità vincolare al materiale reperibile sul Social Netwoek citato. Altrimenti, in alcuni casi, non avrei potuto permettervi di ascoltarlo. Nel senso che molti di questi musicisti indipendenti dopo avere investito di tasca propria diverse migliaia di euri per registrare, produrre, produrre la grafica e stampare il disco, cedono tutti i diritti delle proprie composizioni cioè la concessione delle licenze d’uso al primo Mangiafuoco di turno !!! Esattamente come ricordava nel lontano 1976 la canzone di Edoardo Bennato “Il gatto e la volpe”: “tu ci cedi TUTTI I DIRITTI e noi faremo di te un divo da hit parade”. Solo che oggi la crisi ha travolto da lungo tempo anche la discografia tradizionale e indipendente e quindi Mangiafuoco non deve fare neanche più la fatica di promettere chissà cosa.

Stiamo parlando di copyright termine con cui si indica la titolarità dell’opera d’ingegno e di conseguenza il diritto che tale proprietario ha o meno di cedere l’uso dell’opera a chi ne faccia richiesta. Per fare un esempio, questo tipo di sistema – quello più diffuso in tutto il mondo – prevede che il titolare della licenza possa cederne l’uso alla casa discografica, alla televisione e o alla radio, ai bar o ai e così via. Il richiedente per tale concessione paga una quota alla società che nel territorio specificato – la SIAE in Italia – ha il compito di raccogliere e distribuire agli eventi diritto tali compensi.

L’alternativa a questo sistema è il copyleft, un sistema di marcatura temporanea sorto dalle condizioni proprie dell’uso della creatività sviluppatasi con e su internet. Le licenze Creative Commons (sito italiano www.creativecommons.it) permettono agli autori di stabilire la paternità dell’opera, consentendo agli stessi senza intermediari di fissare le modalità con cui la fonte d’ispirazione debba essere, ad esempio, citata nelle successive elaborazioni artistiche.

A questo proposito vi invito a vedere il lungometraggio “Rip! A remix manifesto” 2008 di Brett Gaylor e ad approfondire il discorso anche attraverso il volume “Punk capitalismo” 2008 di Matt Mason.

Napoli, città fertile nelle sue dinamiche sociali e culturali, vanta la presenza di uno degli esempi europei più interessanti di management in Creative Commons, la SubCava Sonora. Leggete l’intervista che Alfredo Esposito mi ha rilasciato sul blog (musica.illimitarte.com) “febbraio 2011 – Intervista ad Alfredo Esposito della SubCava Sonora, Napoli

Per commenti e suggerimenti: mauro.boccuni@gmail.com oppure sul blog ” Dipende! L’arte di essere “indipendenti” all’indirizzo http://musica.illimitarte.com.

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