E’ l’ouverture di questo concept album che porta il nome di un giovane uomo, Ccarcarà che vaga con il cuore spezzato da un tristezza inconsolabile.
Il suo pianto sulla battigia di una spiaggia battuta da una risacca dolente e lunga è la testimonianza che ascoltiamo subito dopo la dichiarazione d’intenti della band che fa alzare il sipario dichiarando sui titoli di testa cosa ascolteremo, la storia di un amore finito!
In realtà le cose partono da questa situazione ahimè molto comune, una condizione traumatica da cui si esce induriti nel’anima e poco propensi all’abbandono, per il comprensibile timore di essere nuovamente feriti.
Le cose per Carcarà saranno più benevole. Imparerà ad apprezzare la generosità degli ultimi, di chi non è neanche contemplato nella lista dei possibili samaritani. E ritroverà sè stesso nel senso della partecipazione, nel principio della solidarietà, dell’Amore universale che accomuna tutte le creature dell’Universo.
Una caratteristica musicale di questa produzione dei Gentlemen’s Agreement che salutano il loro pubblico con la seconda prova discografica dopo il successo di “Let me be a child” del 2008, dicevo l’elemento portante del sound di Carcarà è la suggestione caraibica condivisa tra percussioni e fiati che attraversando le tradizioni orchestrali del sud america, sembra quasi viaggiare idealmente con e per Carcarà alla ricerca di una soluzione musicale lungo le tracce del tropicalismo lanciato 40 anni fa da Veloso, Maria Bethania, Jorge Ben e altri grandi nomi.
A Loss Of Time
Terminata la rumba appassionata con cui ci siamo avvicinata al dramma di questo giovane smarrito, I GA ci riportano ex abrupto con uno swing vorticoso alla realtà dei fatti. Il set acustico dimostra la versatilità compositiva del GA e il loro eclettismo espressivo diviso tra le tinte sonore di un mondo che in questo album gioca tra richiami di sapore jazzistico, latino americano, spruzzate di gestualità gitana ( I GA sono degli zingari del Fare Palco).
The Path Of Life
I GA con il terzo pezzo del concept album mantengono ancora il tono soffuso di una band cantastorie che dal palco di un club notturno di una qualunque metropoli globalizzata racconta ad un pubblico via via sempre più rapito i cambiamenti di rotta che Carcarà subisce a causa del suo smarrimento emotivo. Uno smarrimento di cui il protagonista diventa sempre più consapevole e vittima. I ritmi subiscono una apparente accellerazione, e lo stile jitterbug dei fiati sembrano gridare da un Cotton Club la fretta di una soluzione al tormento sostenuto dalla voce soffusa di Raffaele Giglio.
‘Cause We Know Carcarà
Ed ecco che il raggio di sole tanto atteso fa capolino. Dal mare dove dei bei pesciolini salgono in superficie e rivolgendosi a Carcarà gli confessano di capirlo. Sputa le tue parole, perchè noi ti conosciamo Carcarà! Ed ecco che no un cambiamento improvviso i GA ci soprendono con una cha cha cha in stile di Bossa guidato da un assolo tra la tromba di fabio renzullo e il contrabbasso di Antonio Gomez. Tutti i pesciolini sono felici del contatto stabilito, ed ecco che Carcar esce dal suo mutismo e racconta….
Seed Of Love
Carcarà racconta di questa storia, di questo dolore per qualcosa di cui gli abitanti del mare non sanno cosa pensare e provare, rimanendo anzi piuttosto interdetti di fronte a tutta questa tragedia per due persone che non stanno più assieme. Anzi non capiscono neanche il senso di questa esclusività umana perchè non appartiene al loro mondo
Little Trip Down The Ocean
E carcarà allora, invitato a seguire i pesci venuti a galla incuriositi da tutte queste lacrime versate in mare, si fa questo viaggetto nel fondo del mare perdendo il senso della realtà e assumendo il ruolo di una novella Alice.
Jellyfish RECORSTORE
Il primo personaggio che Carcarà incontra in questo mondo rovesciato è il titolare del negozio di dischi Medusa che lo invita ad unirsi a lui al suono di un pezzo reggae con un feeling da jazz combo anni trenta.
Rise Sun Rise
Ma il giorno con Fratello Sole sta tornando….Pezzo strumentale con carillon
Breakfast In Tropicalia
E con l’alba la sua coscienza lo spinge a darsi da fare per capire cosa vuole fare: deciditi, deciditi gli dicono le voci di questa starna allucinazione notturna.
E facendo colazione si confronta con sè stesso al ritmo di una marcetta caratterizzata dal suono di un mandolino, di un fischio alla Morricone.
Mama Oceano
Il fischio accompagna carcarà anche in apertura di questo pezzo che ci racconta della sua decisione di abbracciare questa nuova esperienza con l’oceano e i suoi abitanti e del suo tormento verso questa nuova avventura. la cosienza lo rincorre anche in questa occasione con le solite parole: decidi, decidi!
Let Free Your Fun!
Un pandeiro apre le danze di questo chorro brasileiro che con la sua energia trascina proprio sul finale di questa storia il risveglio dallo smarrimento. quello smarrimento che sembrano dirci i GA si può allontanare se torniamo alla vita condivisa, nella festa quotidiana dell’incontro, della partecipazione, del gioco fatto con leggerezza senza la pretesa di dovere scrivere la frase da consegnare al futuro.
Viviamola questa vita!
Y Ahora Viva La Vida!
Viviamola questa vita, allora! Ed è questo il messaggio, se un messaggio un lavoro discografico vuole lasciare ai suoi ascoltatori.
- Scritto da Raffaele Giglio e arrangiato dai GA
- Prodotto da Alfonso la Verghetta
- Registrato e registrato allo ItalySoundLab
- Pubblicato da Materia Principale (GA, Foja, Collettivo, Pipers)
- Artwork di Alessandro Rak e Graphic layout di Alessandro Rak e Dario Sansone
I GA sono Raffaele Giglio, voce e plettri, fabio renzullo alla tromba, Antonio Gomez al basso, Andrea De fazio alla batteria e Gibbone su vari strumenti ( vedi cover album)