Ho digitalizzato la mia tesi di laurea che possedevo solo in formato cartaceo.
L’anno in cui ho discusso questo lavoro era il 1988, il 15 marzo di ventiquattro anni fa. Ero a Bologna, o meglio dal 1986 al febbraio del 1988 per forza di cose avevo passato molto tempo a casa dei miei a Frosinone, altra sede temporanea del perenne girovagare della mia famiglia di origine per la penisola italiana.
Frosinone mi era comoda come base di appoggio per la stesura del mio lavoro a Roma sul ruolo del DJ radiofonico alla radio RAI.
L’indagine si basava su un metodo di ricerca azione che il mio docente, Roberto Grandi del dipartimento di comunicazione/DAMS di Bologna, mi aveva invitato a prendere in esame per registrare la qualità delle relazioni del contesto lavorativo, senza creare disturbo agli occhi degli operatori radiofonici che osservavo.
La tesi l’avevo fatta battere e l’ho acquisita con l’OCR. L’ho riletta, qui e là riscritta ( poche cose che mi parevano illeggibili), corretta,
Quindi ora me la pubblico sul blog in forma interattiva visto che posso permettermelo grazie al più grande archivio che la Storia Umana ricordi cioè You Tube e non solo.
Questa è l’introduzione. Il titolo della tesi era “Ruolo e funzione del disc-jockey nella programmazione radiofonica RAI”
Le mie intenzioni originarie di sviluppo erano ben altre, ma se non erro nell’introduzione ne parlo diffusamente.
Mi ero messo in testa di scrivere una tesi/libro sulla storia del DJ radiofonico in Italia.
Di conseguenza, mesi prima del vero proprio inizio del progetto che avrei dedicato allo studio delle dinamiche associate ad una specifica trasmissione del palinsesto del periodo (1986) mi ero recato presso gli uffici della radio RAI da dove me ne uscii deluso e sgomento per la più totale assenza di una qualsivoglia forma di fonte, soprattutto registrata dello storico passato della vita radiofonica.
NIENTE DI NIENTE !!! Negli uffici, solo vecchi Revox che si rompevano man mano che provavo ad usarli. E man mano che procedevo in questa ricerca infruttuosa, si ergeva alle mie spalle la Grande Montagna della discoteca della RAI e accnto la catena insormontabile della Televisione che da sempre aveva goduto di altri investimenti e attenzioni.
Ma non mi accontentai di questa desolazione e cocciuto come sono decisi di virare per per prendere la situazione da un’altra angolatura.
Ho riletto la tesi dopo tantissimi anni e mi pare che regga ancora. Mi fu propizia per la mia formazione nel settore delle logiche delle comunicazioni u tempo solo di massa oggi interattive e sempre più “ME oriented”.
quello che scrissi era un “diario” vissuto sulla pelle e accanto a dei professionisti del mondo dei media da cui imparai tantissimo, senza le lezioni formali dell’accademia.
Il prossimo post è l’introduzione alla tesi