Sciami, Victorzeta e i Fiori Blu, 2012

Titolo: Sciami

Band: Victorzeta e i Fiori Blu

Regia: Elena de Candia con Vincenzo Spagnuolo

Anno di pubblicazione, 2012

La paura di dovere ammettere la perversa follia dell’Umanità circostante attanaglia il protagonista del primo video intitolato “Sciami” della band i Victorzeta e i Fiori Blu.

Veri e propri sciami di vespe immaginarie che rincorrono questo ragazzo che, nel bel mezzo di un manicomio metropolitano, percorre in moto un intrico di arterie pulsanti popolate di visioni spaventate e minacciose.

Un nuovo videoclip per la band di cui parlerò altrove, un altro mattone nel muro della giovane attività della regista/videomaker Elena De Candia (www.facebook.com/elena.decandia.5) coadiuvata da Vincenzo Spagnuolo.

Quando Elena mi ha contattato le chiesi se amava Kubrick, apprezzai la qualità del montaggio serrato e dello studio della luce in termini di saturazione dei colori che ci riportava per pochi minuti a certo espressionismo cinematografico di Piccioni. Quello della provincia da cui o si esce uccisi o si entra morti per rinascere dal terrore della gabbia morale a cui anche Avati tanto si è dedicato.

Tre minuti e ti sei fatto questo trip? E se non mi fossi sbagliato? Elena ha una recente esperienza di videomaker con alcuni lavori svolti  quando frequentava la scuola di cinema Pigrecoemme a Napoli.

“Sciami” è un lavoro svolto con cura al servizio della canzone della band, evitando l’effetto di cannibalizzazione a cui troppe produzioni ci hanno abituato. Anche, probabilmente per coprire la fiacchezza delle poche idee musicali 🙂

Ho chiesto ad Elena di rispondere a tre domande. Eccovi le sue risposte.

Quali suggerimenti e/o spunti hai preso in considerazione per la progettazione dello screenplay di “Sciami”?
Dopo l’avventura di “Lascia che mi lasci andare” ho chiesto subito ad Ugo Russo – leader, autore e cantante dei VictorZeta e i Fiori Blu – di farmi girare “Sciami” perché era un pezzo che amavo molto.

Rispecchiava, in molti aspetti, quel senso di inadeguatezza  verso un’omologazione sociale alla quale spesso non sono riuscita a conformarmi.

A dispetto del testo però ho cercato – così come in tutti i miei lavori – di prendere le distanze da esso e lasciare libertà alla mia fantasia.

Ho cercato in tutti i modi di rendere il video ironico, non trascurando però il messaggio dell’autore.

È stato un video molto sofferto e forse per questo tengo a esso particolarmente. Mi sono dovuta scontrare con molte difficoltà: da quelle dei costi di produzione fino alla burocrazia, ma con tenacia e il supporto della troupe sono riuscita a finire il prodotto con grande soddisfazione.

Quale sfida “artistica” riserva il videoclip moderno dopo trent’anni dall’uscita di “Thriller” che fu il padre delle grandi produzioni di questo genere e di MTV?

Una scelta artistica è sempre una sfida, e “Thriller” resta uno dei monumenti del videoclip, e perché esprime una rivoluzione del genere, e perché si prefigura di essere un piccolo film; e anch’io, nel mio piccolo, cerco sempre di raccontare delle piccole storie ispirandomi agli autori del cinema classico.

Raccontaci del tuo rapporto con la band e di come avete lavorato assieme per questo lavoro

 Devo riconoscere che la band mi ha concesso molta libertà e fiducia, non ha mai influenzando le mie scelte artistiche.

Questa cosa mi ha incoraggiato moltissimo, ma qualche volta anche spaventata perché sentivo il peso della responsabilità e il timore di non fare la cosa giusta.

È stato fondamentale il rapporto con Ugo Russo perché con lui mi sono confrontata su ogni cosa, e giacché c’è una grande stima reciproca, ho potuto interfacciarmi con lui in maniera limpida e scevra da ogni inibizione che un qualsiasi committente potrebbe imporre.

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Recensione Sciami, Victorzeta e i Fiori Blu, 2012 by Mauro Boccuni is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Italia License.

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